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Profughi e rifugiati nella ricerca storica di Giulio Esposito

4° appuntamento di “Settembre in Santa Chiara”

Giovedì 1 ottobre, alle ore 18.45, presso il Chiostro delle Clarisse (centro storico) a Noci, quarto appuntamento della 14. edizione del ciclo di conversazioni storiche “Settembre in Santa Chiara”, organizzato dal Centro culturale “Giuseppe Albanese”, dal Comune e dalla Biblioteca comunale “Mons. Amatulli” in collaborazione con l’Associazione “Terra Nucum” e l’Associazione di promozione territoriale “Pro Loco”.

L’incontro è in onore dello studioso Giulio Esposito, prematuramente scomparso il 21 gennaio di quest’anno, che fino all’ultimo aveva profuso il suo impegno di ricercatore, occupandosi tra l’altro dei fenomeni migratori del primo e secondo dopoguerra, ricostruendo le vicende dei rifugiati in Terra di Bari, con particolare riferimento ai profughi di Corfù, della Grecia e della Venezia Giulia, dal 1943 al 1950.

 Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea (IPSAIC), interverrà sul tema “Profughi e rifugiati nella ricerca storica di Giulio Esposito”.

Seguirà la testimonianza “Reminiscenze familiari tra l’isola di Corfù e il villaggio Trieste” di Giorgio Esposito, docente nei licei artistici, fratello del compianto Giulio.

Alla luce di quanto sta avvenendo in Europa riguardo ai migranti,  gli studi di Giulio Esposito risultano di pressante attualità ed aiutano a comprendere e capire come le attuali vicende abbiano motivazioni e radici profonde e lontane.

Giulio Esposito, nato a Bari nel 1959 da genitori italiani provenienti dalla Grecia, laureato in lettere e filosofia, abilitato all’insegnamento di storia e filosofia, era titolare della cattedra di filosofia presso l’Istituto d’istruzione secondaria “Leonardo da Vinci” di Noci.

Da anni era impegnato come ricercatore presso l’IPSAIC di Bari; è stato autore di numerosi studi e pubblicazioni sulla storia del Novecento pugliese, sull’emigrazione e sul movimento socialista in Puglia.

L’ultima sua opera, postuma, “Noci, un comune del Mezzogiorno nella grande guerra”, promossa dall’IPSAIC e dal Comune di Noci, ha visto la luce per le Edizioni dal Sud di Bari a maggio di quest’anno.

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